12-06-2025, 06:16 PM
I nani reietti non sono considerati un popolo. Sono i resti del popolo nanico. Figli della pietra che non hanno mai calcato le sale di Druin-ag-Guitaran, o che vi sono stati scacciati per aver rotto i giuramenti più sacri. Alcuni sono orfani di guerra, cresciuti fra le rovine, nelle fessure dei monti o tra le fiamme di forge clandestine. Altri erano artigiani, soldati o persino sacerdoti... finché qualcosa li ha resi indegni agli occhi di Rogar.
Essere un reietto significa non essere nulla per la propria gente.
Nessun clan, nessun nome inciso nella pietra. Solo cenere, polvere, e un’esistenza fatta di sopravvivenza, vergogna e ruggine. Eppure, nella solitudine, molti di loro hanno scoperto nuove vie, nuove fedi, o nuove verità. Alcuni diventano mercenari, altri eremiti, altri ancora incantatori dimenticati che manipolano ciò che Rogar proibisce, si accasano nella comunità umane come scarti della società.
Essere un reietto significa non essere nulla per la propria gente.
Nessun clan, nessun nome inciso nella pietra. Solo cenere, polvere, e un’esistenza fatta di sopravvivenza, vergogna e ruggine. Eppure, nella solitudine, molti di loro hanno scoperto nuove vie, nuove fedi, o nuove verità. Alcuni diventano mercenari, altri eremiti, altri ancora incantatori dimenticati che manipolano ciò che Rogar proibisce, si accasano nella comunità umane come scarti della società.
Quei raccomandati degli elfi.
Quei powah dei velven.
LO SPADONE DI ZINCO
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Quando qualcosa vi fa arrabbiare o lo considerate sbagliato al 90% è colpa di Rayzen. Sappiatelo.
Quei powah dei velven.
LO SPADONE DI ZINCO
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Quando qualcosa vi fa arrabbiare o lo considerate sbagliato al 90% è colpa di Rayzen. Sappiatelo.