14-10-2020, 12:32 PM
Il Goblin
CARATTERISTICHE FISICHE
Il suo passato da animale notturno ha contribuito ad acuire le sue peculiari caratteristiche: gli occhi, spesso privi di pigmento (e quindi di colore biancastro - rosso) sono in grado di amplificare la luce ambientale anche nelle tenebre più oscure. Al contrario, la luce del sole e' per loro fastidiosissima, insopportabile, anche se non impedisce loro di vedere. L’olfatto e l’udito riescono a distinguere odori e suoni con una precisione incredibile rispetto le altre razze. Di solito i goblin non superano il metro di altezza e hanno il corpo totalmente sproporzionato. A dispetto delle braccia lunghe e scarne, le gambe appaiono robuste ed agili, il volto e' spesso allungato e la bocca è un’arma micidiale grazie ai piccoli dentini molto affilati, hanno grosse orecchie a punta quasi sempre ornate da piccoli orecchini circolari ed un grosso naso adunco. La carnagione varia dal verde molto scuro al grigio - olivastro ed e' anche grazie a questa caratteristica che e' quasi impossibile individuarli al buio. In qualche esemplare si scorge la presenza di capelli che possono assumere colori dal grigio al verde passando per nero, marrone, rossiccio. I goblin camminano con un'andatura zompettante, con le braccia ciondolanti e producendo poco rumore. La loro schiena e' incurvata in avanti. Questi esseri incoscienti hanno l'abitudine di assaggiare tutto, come i bambini, ed i loro stessi gusti sono veramente orrendi, mangerebbero di tutto... Hanno comunque la fortuna di essere onnivori e di possedere uno stomaco capace di digerire un po' di tutto, anche se non in grandi quantità, ed un sistema immunitario molto efficiente, anche se la loro scarsa costituzione li rende particolarmente sensibili alle ferite, seppur piccole e superficiali, alle contusioni, anche se piccole. Spesso per digerire meglio ruminano erba e fiori nella praterie ed ingoiano piccoli sassolini, affinché questi triturino meglio il cibo finito nello stomaco dato che, nonostante siano dotati di ottimi denti, il più delle volte mangiano con foga ed ingoiano senza masticare.
VESTIARIO, MODE ED ARMI
I goblin amano adornarsi il corpo, soprattutto con orecchini pendenti, pendagli luccicanti, non necessariamente preziosi, adorano ostentare oggetti rari indossandoli senza alcun ordine logico, ne' badando all'accostamento di colori e forme.
Quei pochi che hanno i capelli li raccolgono in sudice treccioline annodate e fermate da perline e pezzi di spago, oppure se li rasano.
Utilizzano vestiario di ogni genere... Per loro non fa differenza. Le uniche regole che seguono sono la comodità e l'ostentazione. Una goblin potrebbe ad esempio indossare in certe occasioni oggetti rari come un paio di calze, o un paio di mutande ricamate, anche se non avrebbero una reale utilità. Data la loro scarsa costituzione e resistenza, essi risentono molto delle variazioni climatiche e, perciò, in inverno indosseranno spesso indumenti di lana e rozze pellicce, in estate gireranno anche completamente nudi, visto che non sanno cosa sia il pudore.
Essendo poco forti non amano appesantirsi con indumenti che impediscano il movimento; spesso sono vestiti solo con un mantello che li aiuta a nascondersi o al massimo con qualche straccio o dei perizomi per proteggere l'inguine. Rimanendo leggeri riescono ad avere un’eccezionale agilità pari a quella di nessun'altra razza. Le armi predilette dai goblin sono rozze lame o armi da punta: pugnali, stiletti, coltelli, armi piccole e leggere adatte agli agguati ed alle loro piccole manine. Preferiscono schivare i colpi dei nemici, piuttosto che pararli con pesanti scudi, cercando nel frattempo di scappare e nascondersi immediatamente.
COME E DOVE VIVONO
Spesso vivono assieme agli orchi i quali definiscono i goblin razza inferiore e quindi spesso sono ridotti a svolgere lavori umili per loro. Il vero punto di forza di questo essere, quello che gli ha permesso di sopravvivere lungo le ere, sono i suoi straordinari organi sensoriali e soprattutto la sua spiccata furbizia. I goblin non danno troppa importanza a niente, e nonostante l’intelligenza sviluppata, sono totalmente incoscienti. Molti goblin sono capaci di farsi lanciare sull'esercito nemico con delle catapulte pensando solo a distruggere ed ad uccidere, non hanno amor proprio e pur di uccidere sono disposti a morire. Nelle battaglie sono i primi a sferrare gli attacchi sfruttando la loro grande capacità di nascondersi e di assassinare, creando grandi scompigli nelle file nemiche, anche se raramente si interessano all'arte bellica, in quanto molto faticosa ed ogni goblin odia più di ogni altra cosa faticare.
Questi piccoli esseri sono i maestri per eccellenza dell’arte del sotterfugio, espertissimi ladri sono capaci di svuotare le tasche di un uomo prima che questo capisca di non essere solo. Grazie alla loro carnagione scura, alla taglia ed ai loro sensi estremamente evoluti sono abilissimi nel trovarsi un nascondiglio ovunque ed a tendere imboscate sia ad ignari viaggiatori che a interi eserciti. Sono esseri vili ed inaffidabili e pensano solo al loro tornaconto, ciò nonostante l'astuzia di cui sono dotati permette loro di raggirare il prossimo a proprio vantaggio anche se quasi tutte le razze guardano a loro con diffidenza e, nel caso di nani ed halfling, anche con profondo odio. I goblin difficilmente sanno organizzare un proprio branco, essendo refrattari ad unirsi in una precisa gerarchia, interessati solo all’utile personale. Può capitare, però, che gruppi più o meno numerosi di goblin uniscano le proprie forze per realizzare un obbiettivo comune (anche se in mancanza di un vero e proprio leader del branco: le decisioni vengono prese di comune accordo, visto che si devono appoggiare sulle abilità di ogni individuo).
CONVIVENZA CON LE ALTRE RAZZE
Pur viaggiando molto in cerca di situazioni favorevoli in cui sia possibile sciacallare e/o rubare qualcosa di ghiotto, essi si stabiliscono per lunghi periodi presso zone in cui possano ottenere una situazione di favore. Molto spesso per esempio si stabiliscono per lunghi periodi presso gli orchi, nonostante non vengano trattati molto bene, poichè il modo dei cugini grossi di vivere e' loro congeniale ed incontra i loro gusti. Spesso, infatti, riescono a scroccare un lauto pasto stando accanto ad essi mentre smembrano rozzamente ed in modo approssimativo le proprie prede, lasciando cadere diversi pezzi di carne fresca, unico cibo di cui praticamente tutti i goblin possono dirsi veramente ghiotti. Rosicchiano le carcasse abbandonate dagli orchi, mangiando i pezzi più piccoli che essi lasciano attaccati alle ossa degli animali cacciati.
NICHILISMO
Di fronte alla vita, alla morte, all'amore, all'amicizia ed alla natura i goblin hanno un atteggiamento che potrebbe essere definito, per molti versi, nichilista.
La morte per loro non esiste. Non la temevano già prima della venuta della maledizione del cerchio, ora che sanno di rischiare ancor meno essi hanno iniziato a considerarla solo come un fastidio, ma niente di grave. Talvolta, anzi, può essere per loro motivo di ilarità, soprattutto se la vittima spira in modo sciocco o accidentale.
Amore ed amicizia per un goblin sono concetti assai relativi. Potremmo dire che non esistono, di per sé, ma sono solo "stati di aggregazione", momenti in cui, per pura convenienza, questi esseri si uniscono per trarre reciproco vantaggio. Ad esempio una goblin potrebbe offrire il proprio utero ad un maschio in cambio di qualche oggetto prezioso, o di ospitalità nella sua tana. Un goblin si fingerebbe amico di chiunque pur di guadagnarci qualcosa.
Il rapporto con la natura e' di totale indifferenza. I goblin sono strettamente legati ad essa, in quanto amano sostare per lungo tempo in compagnia di vari animali in boschi, foreste, paludi ed acquitrini, ma non gli passa neanche per la testa di rendere grazie a qualcuno per tutto ciò: semplicemente la natura e' ed essi, concretamente, non si pongono domande sul perché e da cosa essa sia regolata, limitandosi a sfruttarla e viverla.
"Gnek gnek gnek!
Trettiky e' moruto!
Lui e' stato uccisato!
E lui era mio amicato!
E me desso prende
sue cosine belle belle
e poi magna suo pancino
e poi prende sua tana!"
Disse Pokalee il goblin, migliore amico di Trettiky.
RELIGIOSITA', CREDENZE, SUPERSTIZIONI
Tra di loro sono molto diffuse la religiosità e la superstizione. Tendenzialmente le venerazioni sono del tipo “do ut des”: venerano gli Dei solo per ottenere da loro favori e particolari abilità. Particolarmente venerata e’ infatti Zandora, Dea che simboleggia i soldi, il commercio, la bugia, il furto e l'inganno. Tuttavia il goblin è disposto a fingere di credere in qualsiasi tipo di divinità in cambio di un po’ di cibo.
A causa dei loro frequentissimi rapporti con gli orchi, hanno un forte legame con Karnak, divinità che essi chiamano "Grande Spirito forte" e che fingono di adorare per una questione di comodo.
I goblin non conoscono molte altre divinità se non, forse, Eztrill, per via dei loro rapporti segreti con gli elfi chalaliani. Con questa divinità hanno un rapporto di totale indifferenza. Essi non credono assolutamente alla sua esistenza o, se ci credono, non ne condividono i dettami. In ogni caso, come in tutti gli altri, in presenza di elfi essi sono disposti a fingere di adorarla per ingraziarsi i loro favori.
I goblin credono in una sorta di animismo. Ogni oggetto ed animale ha una propria essenza, essenza infusa in essi dagli Spiriti (dei) che gli conferisce certe caratteristiche. Ad esempio, la lava brucia perché ha uno Spirito di Fuoco, così come il "Cerchio di Fuoco che brucia" (il sole).
Alcuni animali ed erbe acquisiscono per i goblin notevole importanza, perché tramite essi riescono a vivere esperienze medianiche quali presunti colloqui con gli Spiriti, visioni, allucinazioni di vario genere.
Essi sono:
Alcuni tipi di fungo velenoso
Le foglie di maruera, che vengono bruciate nei falò ed annusate
I rospi, che secernono un acido che, leccato, provoca allucinazioni molto forti
Non di rado i goblin, che hanno una scarsa percezione del pericolo e del dolore, compiono pratiche estreme, al limite, durante le quali, spesso, perdono la vita.
Alcuni si praticano tagli in senso orizzontale in tutto il corpo per salassarsi lentamente e così compiere viaggi medianici nell'aldilà', altri si forano il cranio all'altezza della fontanella, per alterare permanentemente la propria percezione della realtà, sentendosi così più grandi, o credendo di poter compiere prodezze quali volare, spaccare montagne a pugni, e follie del genere che il più delle volte li portano alla morte. Altri non mangiano e non bevono per giorni, oppure sperimentano varie sostanze su se stessi per conoscerne gli effetti. Leccano resina e formiche dai tronchi degli alberi, bevono le acque putride della palude, rosicchiano pigne, bacche, radici, leccano fiori e muschi.
La danza degli spiriti
Il mondo dei goblin e' un mondo di spiriti. Ogni cosa, vivente o morta, in ogni sua parte distinta e' governata da uno spirito; l'essenza di ogni spirito è il desiderio e la tendenza a raggiungerlo. Ogni spirito ha il suo peculiare desiderio e non si ferma davanti a nulla per raggiungerlo; lo Spirito del Cerchio di Fuoco che brucia (il Sole) desidera girare attorno alla Terra, e fin quanto questo desidererà, questo farà. Un Goblin stesso è formato da Spiriti che desiderano collaborare e stare uniti, e questo fanno. Lo Spirito delle Zampe desidera sorreggere, lo Spirito della Mano desidera toccare.
Il mondo dei goblin e' un mondo di desideri da soddisfare, e così il goblin si sentirà tanto più reale quanto più si adoperi per soddisfare i propri. Il ciclo del Mondo e' come una danza; la danza non ha scopi, solo regole arbitrarie, che possono cambiare da un momento all'altro, secondo il capriccio degli Spiriti. Alla Danza degli Spiriti ogni goblin si adegua, con entusiasmo, finché questo sarà il suo desiderio.
"Ci era giorno che Pokalee
vecchio Pelleverde senza dente
che quando cerchio di fuoco
che brucia scende lui sveglia
tutto al contrario cammina
"Spiriti di Zampe mie
perche' abita ora mia mano?"
"Perchè oggi è giorno storto
e noi e' svegliati storti!"
Così fu che Pokalee
tutto storto diventa."
da una filastrocca Goblin
Cannibalismo
Non e' una pratica particolarmente diffusa. I goblin non si ammazzano tra di loro per mangiarsi: la propria comunità e' la base per la sopravvivenza, quindi non gli converrebbe. Capita, però, che se qualcuno muore, il suo corpo venga sbranato a morsi dai presenti. Il più delle volte questo gesto non cela nessun secondo fine, viene fatto semplicemente per saziarsi. Talvolta, se il cadavere in questione apparteneva ad un altro goblin odiato dalla comunità (o dal suo assassino), vengono mangiate parti come il cuore, dove si crede risieda lo spirito dell'intelligenza, o il cervello, dove si crede risieda lo spirito della scaltrezza. Chi si ciba di queste parti del corpo spera che gli spiriti non siano ancora volati via da esse e le inghiotte per assimilarne l'essenza.
Vigh dice leccandosi i baffi:'Mio amicato Grig moruto...ma noi no butta via gnente, gnam gnam ...'
ORDINE CARATTERIALE
Questa creatura, non essendo dotata di razionalità, si affida quasi completamente al proprio istinto, che può però essere un’arma a doppio taglio. Il goblin non si rende conto dei rischi che prende, inoltrandosi in situazioni spesso molto al di sopra delle proprie possibilità, che li porta sovente alla morte. Tendenzialmente vive in comunità multirazziali, spesso con Orchi, per sfruttare a proprio vantaggio il lavoro altrui, anche se sembra che vivano in uno stato simile alla schiavitù, svolgendo i lavori più umili (e meno faticosi). Tuttavia ci sono alcune testimonianze che documentano l'esistenza di alcune comunità monoraziali di goblin governate dagli individui più intelligenti e carismatici.
I goblin hanno avuto un’evoluzione mentale che li ha portati ad avere un’astuzia e intelligenza singolare, dovendo vivere in un ambiente molto ostile e selvaggio e, essendo dotati di una forza fisica esigua, hanno dovuto ingegnarsi per sopravvivere.
Non avendo mai avuto vita facile, essi sono attaccati in modo spasmodico ai propri oggetti, che raramente condividono. Lascerebbero un compagno morire di fame anche se sazi, non cedendo nemmeno una piccola parte della propria razione di cibo. Questa grande avidita', unitamente al loro gusto per gli oggetti che luccicano, li rende attaccati in particolar modo al danaro, che lo chiamano "pietruzze".
"Ci era giorno Hagaty che trascinava
saccone pieno di pietruzze gialle.
Sua zampa scivola e lui cade in burrone
ma appende con zampa e salva.
Ma sacco pesa, Hagaty non molla!
Sui ditini stacca uno a uno
e lui dentro burrone crolla!
Hyak hyak hyak hyak!"
da una filastrocca Goblin
CUCINA
I goblin sono creature semplici e, come detto, dai gusti assai poco raffinati. Le cose di cui si cibano maggiormente sono carne cruda, viscere di animali, persino qualche pezzetto d'osso. Sono ghiotti di piccoli roditori quali topi, ermellini e vari animaletti di cui pochi esseri senzienti si cibano in gran quantità. Comunque un goblin mangerebbe di tutto, mai si e' sentito di uno che rifiutasse qualche genere di cibo. Addirittura a volte mangiano funghi velenosi, consci del rischio che corrono, giusto per riempire lo stomaco o provare sensazioni particolari. Non amano molto stare a contatto col fuoco, a causa della luce che esso provoca e che infastidisce i loro occhi, per cui non cucinano niente, esattamente come gli orchi.
Phreeko esclama leccandosi i baffi:'Me ha voglia di pancini di gnu e testine di topo!'
LE ARTI
L'unica forma d'arte nella quale si cimentano i goblin e' principalmente legata alla decorazione del corpo:
Dipinti temporanei in occasioni particolari come riti, caccia grossa, battaglie etc.
Tatuaggi tridimensionali (scarnificazioni) e semplici disegni in alcune parti del corpo. Questi tatuaggi vengono effettuati fondamentalmente in due occasioni:
Motivi medici.
I goblin credono che alcune cicatrici ornamentali in alcune parti del corpo possano guarire la parte interessata o renderla piu' sviluppata e raffinata. Quindi se un goblin convalescente, ad esempio, avverte dolore all'addome chiede agli sciamani di fargli alcuni tatuaggi rituali nella zona interessata, accompagnati da danze e canti di altri goblin, che lo guariscono entro alcune lune, o che lo portano alla morte per incuria o inettitudine, considerato che la medicina goblin e' praticamente priva di ogni fondamento scientifico. Allo stesso tempo i goblin, volendo avere un udito, una vista ed un olfatto migliore, potrebbero farsi cicatrici geometriche e tridimensionali sopra un orecchio, il dorse del naso e sulle sopracciglia.
Motivi rituali.
L'arte di muovere il corpo ritmicamente nelle danze per i riti e per le occasioni particolari come la preparazione di una guerra e per propiziarsi una caccia copiosa. Le danze vengono spesso accompagnate da canti, il piu' delle volte versi simili a piccoli ululati, e dall'assunzione di droghe di diverso tipo. Tutto cio' porta molti di essi in stato di trance o, comunque, al collasso fisico per stanchezza. Il modo di danzare dei goblin non puo' sicuramente essere definito aggraziato. Infatti le loro movenze sono del tutto casuali, frenetiche, essi si lasciano trascinare dal ritmo esterno, provocato dal suono di tamburi, canti, urla ed ululati, e da quello interno a se' stessi, provocato dall'uso smodato di droghe; cosi' e' come se a muoversi non fossero loro ma gli spiriti interni ed esterni a volersi accordare tra loro.
La scrittura
I goblin utilizzano un tipo di scrittura primitiva. Non esiste un sistema preciso, i concetti vengono trasmessi tramite disegni molto rozzi e pragmatici. Un cerchio circondato da raggi, per esempio, potrebbe rappresentare un sole come una luna. Per distinguerli il goblin disegnera' un occhio aperto se si tratta della luna, un occhio chiuso se si tratta del Sole, ma questi esempi potrebbero rivelarsi erronei in quanto, come detto, non esiste un sistema univoco; tutto e' connesso a concetti ovvi e legati alla vita quotidiana, ma anche all'istinto ed all'estro del momento, per cui ogni scritto ha uno stile diverso dagli altri e, spesso, da' adito a fraintendimenti. Per questo motivo i goblin raramente utilizzano la scrittura per comunicare tra loro, se non estremamente necessario, e mai per tramandare qualcosa ai posteri, attribuendo un valore notevolmente piu' importante al parlato, al cantato ed alla mimica corporale.
La cultura goblin, l'insieme delle sue tradizioni e (dis)valori (a)morali, viene quindi trasmessa in forma orale, mediante storielle rozze e gracchianti come le loro voci. Ogni storia è incentrata su un goblin a cui succede qualcosa, in una forma semplice e diretta, che in pochissimi versi racchiude molti caratteri peculiari della visione del mondo, della storia e delle credenze religiose della sua razza. Ad un qualsiasi altro uditore quelle stesse storie parrebbero insignificanti latrati, mentre per i goblin costituiscono una dei pochissimi legami tra le generazioni precedenti e le future.
CONSIGLI PER L'USO:
Breve Introduzione
Un Player che arriva su Rasserim deve secondo noi essere consapevole di quello a cui va incontro. La situazione economica dell’isola non è florida come quella di Landmar, e non si è facilitati, al livello di abilità, poiche i maestri MOB insegnano fino a livelli minori di quelli di Landmar. I Players che giocano su Rasserim lavorano sodo per rendere il gioco su questa terra basato sull’interpretazione, lasciando poco spazio invece all'incremento delle abilità, tutto questo per creare un GdR brillante, particolare e divertente. Fatta questa doverosa premessa, passiamo a trattare in parole spicciole quello che ci si aspetta da un Player che decide di interpretare un Goblin, non da subito, ovviamente, ma col tempo. Per prima cosa, evitare gli allenamenti ad oltranza, sia nelle arti belliche (nelle quali i goblin, tra l’altro, sono predisposti per natura), sia nei mestieri, sia nelle abilità di sotterfugio. Cosa vuol dire tutto questo? L’elemento principale del gioco del Goblin è, appunto, l’interpretazione, fatta da modi di parlare non propriamente corretti in italiano corrente, di social ma soprattutto esprimi, fatti spesso improvvisando. Il Goblin di The Gate non deve essere attaccato alle sole meccaniche del gioco (certo, anch’esse importantissime, soprattutto perché la Wild è piena di pericoli), deve saper “divertire” chi ha davanti, deve “interagire”, e per far questo chi lo interpreta deve, nel tempo di “connessione”, superare i paletti della propria logica e provare a pensare come se fosse il proprio PG. Ascoltando il parere di molti (e ascoltando, diciamolo, soprattutto le vocine nel cervello dei nostri Goblin ), si è giunti alla conclusione che il divertimento che questa razza riesce a crare per se’ e per chi li circonda è così grande da poter esser definito (e qui mi sbilancio, non mi picchiate, NdRyka) uno dei più divertenti di The Gate, poichè le situazioni grottesche che si vanno a delineare sono in netto contrasto con la vita reale (ecco perchè è nato una sorta di “razzismo” del “Goblin Power” nei confronti delle altre razze di TG NdRyka #2 ) Questo divertimento va cercato proprio nelle azioni coerenti al modo di fare del Goblin, prima fra tutte il godimento e la ricerca del macabro (forse proprio per questo che non si vedono molte Players femminili dalle nostre parti…), il prendersi dei rischi in azioni avventate, il discutere su qualsiasi argomento utilizzando una logica molto particolare (il primo elemento della logica del Goblin è il proprio tornaconto e benessere). Il divertimento del Player del Goblin sta quindi nella singola giocata, non nel migliorare le stats, per avere un PG più forte! Fatta questa breve introduzione, passiamo ai vari argomenti.
Il nome
Si consiglia di seguire alcune semplici regole per la scelta del nome vista la particolare caratterizzazione di questa razza.
Primo consiglio: il nome deve avere un suono duro dato che la lingua “madre” di tali esseri è l’orchesco. Quindi sono preferibili consonanti come R, G, T, ma anche accostamenti di consonanti che producano suoni gutturali (GH, CH, etc) o grezzi (PR, GR, etc).
Un’altra cosa importante è la lunghezza: sono preferibili nomi di due sole consonanti (questo è utile soprattutto per distinguersi dagli Orchi che come regole fonetiche sono le stesse, solo che è preferibile un nome complicato da pronunciarsi (ovviamente in italiano) e abbastanza lungo). Può essere carino fare un nome costituito da due nomi uniti dalla preposizione DI, come a rimarcare il fatto che il nome originale lo aveva almeno un altro Goblin e per distinguerli si aggiungeva anche il nome del padre o della madre (un esempio in gioco e’ Prigdisnak, Prig, figlio di Snak).
Caratteristiche fisiche e abbigliamento (utile per la descrizione del proprio PG)
I Goblin difficilmente arrivano ad avere un’altezza superiore al metro e sono di costituzione fragile e minuta; la loro pelle può andare dal grigio al marrone, così come i loro capelli (che qualche volta assumono un colore più rossiccio), radi e spesso tagliati molto corti.
Gli occhi vispi che riescono a vedere nell’oscurità e a malapena sopportano la luce (cosa peraltro da giocarsi, visto che a livello meramente di meccaniche questo “fastidio” per la luce non è avvertito) e sono di un colore che va dal giallo al rosso.
Le orecchie sono appuntite e spesso pelose (le orecchie sono anche ritenute una zona erogena, oltre ad essere uno dei più importanti organi sviluppati per consentirgli di percepire i pericoli in avvicinamento), il naso adunco (altro organo importantissimo dal punto di vista sensoriale), i dentini storti, appuntiti (anche questa è una caratteristica tipica del goblin: non a caso senza arma combatte a morsi). Le braccia sono ossute (come le dita delle loro zampe -cioè le mani-) e troppo lunghe rispetto a tutto al corpo, sorretto da delle gambe robuste e agili.
Di solito i Goblin hanno una schiena ricurva, che contribuisce a renderli più ripugnanti che mai e a farli sembrare ancora più bassi di quanto non lo siano nella realtà (ricordarsi di giocarsi anche questa caratteristica, l’altezza, con le altre razze). I loro movimenti sono goffi ma allo stesso tempo agili e silenziosi.
Essi si vestono con quello che capita loro sottomano, purché sia abbastanza comodo. Non avendo però alcun senso del pudore, rimangono spesso nudi, abbelliti solo da qualche tanto bramato oggetto luccicante (procurato forse con qualche inganno!).
Linguaggio ed esprimi
Questi esseri parlano un linguaggio chiamato orchesco, e come gli orchi, anche loro non riescono a sostenere una discussione se non in modo assolutamente sgrammaticato ( parlano in terza persona).Non coniugano bene i verbi e non conoscono parole di difficile comprensione.
Me chiama XXX, te come chiama?
Me no vuole vede palla di fuoco! ( il sole gli brucia gli occhi)
Me fa aria di bocca di dietro più meglio che tua!( faccio le puzze più profumate di te )
Tutto questo porta spesso a situazioni veramente divertenti, oltre a contribuire a calarsi maggiormente nel personaggio.
E’ importante ricordare il loro verso “GNI”, che usano spesso per porgere i loro saluti agli “amicati”.
Per caratterizzare al meglio il proprio PG occorre usare particolari esprimi, come
zompettare (invece che camminare)
mettersi le dita in orecchie e naso
annusare
ruttare
scoreggiare
grattarsi le natiche
Pensiero, culto e costumi
I Goblin sono degli esseri animaleschi, spesso maligni. Sono istintivi abbastanza da rischiare di perdere la vita per un po’ di soldi, ma non tanto quanto gli orchi, che si lasciano sopraffare dai loro impulsi in ogni occasione. E’ vero inoltre che sono inferiori rispetto agli orchi in forza fisica, ma sicuramente sono dotati di un’astuzia che i cugini non sognano neppure.
Il loro comportamento è ambiguo: anche se ti si mostrano sorridenti e amichevoli, potrebbero stare tramando al modo migliore per coglierti alle spalle per trarre anche un misero profitto.
Sono attaccati alle “pietruzze” (sono chiamati così i soldi, e sono desiderati dai Goblin sia per la loro lucentezza sia per gli insegnamenti impartiti dalla loro Dea Zandora) e sarebbero disposti ad assassinare anche un loro simile per averne in più.
Una loro caratteristica importante è la pigrizia, che se li rende avversi a qualsiasi fatica, a maggior ragione sono restii ad affaticarsi nelle battute di caccia o nei sanguinosi conflitti, ammesso che ci sia qualcuno disposto a combattere al posto loro (preferiscono avventarsi sulla preda appena morta o passare al setaccio ogni corpo dei nemici morti in cerca di qualcosa di importante per loro: sono dei veri e propri sciacalli).
Zandora è la loro Dea, la Dea dell’inganno, Dea che venerano di nascosto dagli orchi e dagli elfi ambrati di Chalal, tuttavia essi sono disposti a fingere di adorare un qualsiasi altro dio se questo può agevolare loro la vita.
In particolare Karnak e’ spesso venerato da loro, in modo da rendere più facili i rapporti con i cugini scontrosi e in modo da non suscitare l’ira di un dio di cui, comunque, hanno paura. Inoltre credono che tutto ciò che ha vita sia governato da uno spirito, anche le singole parti del loro corpo (spirito del naso ecc. ecc.).
Me ha male pancio!
Me crede che Blurp arrabbiato!
Sono dotati di un incredibile metabolismo: riescono ad ingerire di tutto, ed ecco spiegata la ragione di una dieta alimentare così stramba da comprendere anche i topi e i sassi! Ciò che più adorano è la carne grondante sangue (ricordate che odiano il fuoco e per questo non cucinano mai). Inoltre amano ingerire alcuni tipi di funghi velenosi, o amano leccare i rospi, o aspirare il fumo delle foglie di maruera, per vivere delle entusiasmanti avventure allucinogene ed entrare in contatto con gli spiriti!
Rapporti con le altre razze
La scarsa forza fisica dei goblin porta loro ad avere timore di tutte le razze. Tra di loro c’è un rapporto di solidarietà, anche se spesso tendono a fregarsi a vicenda. Attualmente essi convivono con i “pellesterchi sciemi” (gli orchi), offrendo loro un aiuto nei lavori manuali (che in realtà non viene assolutamente dato, vista la loro pigrizia) e fingendo nei loro confronti ammirazione e sottomissione; in questo modo, approfittando della stupidità degli orchi, i goblin si assicurano la protezione di cui necessitano e un pasto quotidiano quasi assicurato. Con gli elfi ambrati di Chalal hanno instaurato un rapporto commerciale, anche se non molto florido dato che tra gli elfi e considerato cattivo costume intrattenere rapporti con loro. Per questo motivo viene svolto in segreto. Fingono anche con loro un’amicizia che da vantaggi, anche se proprio non riescono a capirli nei modo di fare e di pensare. In conclusione si può dire che i goblin sono disposti a stringere rapporti con chiunque, se questo può significare per loro vantaggio.
Più in particolare aggiungo qui le linee generali di comportamento da seguire con le razze di Rasserim:
Goblin-Goblin: I Goblin fra di loro sono solidali anche se sono disposti ad uccidere anche i loro compagni pur di ottenere qualche vantaggio personale. I Goblin credono che l’unione faccia la forza ed è per questo che se hanno la possibilità, preferiscono la compagnia di un “pelleverde” ( cosi vengono chiamati dagli orchi) a quella di un altro essere o alla solitudine. Se sono in gruppo, tendono inoltre a fare gli spavaldi con Elfi o Orchi o altro, ma appena si accorgono di essere in inferiorità, cambiano atteggiamento, comportandosi come adulatori e fingendo addirittura sudditanza (cosa che tra l’altro, sono stati, nella storia, con gli Orchi).
Goblin-Orchi: Per gli Orchi, i goblin provano un enorme terrore ma allo stesso tempo sono quelli con cui preferiscono stare poiché riescono a gestirli nel migliore dei modi, sfruttando la loro stupidità (dato che li conoscono molto bene, essendo i loro cugini ed avendo vissuto quasi sempre con loro). Un goblin quindi di fronte agli orchi spesso fingerà amicizia e sudditanza. Ma i momenti in cui cercherà di fregarli, rubando o voltandogli le spalle nel momento di maggiore necessità, saranno più che frequenti..
Goblin-Elfi scuri[di Chalal/Scialala](che in “realtà” sono ambrati): I goblin non capiscono assolutamente questa razza, per i loro modi eleganti e raffinati,modi insulsi e lontanissimi da loro.
Storicamente non hanno mai instaurato dei veri e propri rapporti sociali, e forse proprio per questo i piccoli Goblin stanno molto sulla difensiva quando sono in presenza degli Elfi Ambrati. Solo recentemente i rapporti fra le due razze sono aumentati grazie ad un rapporto commerciale e di spionaggio che si è da poco instaurato.
(Testo di Ryka, Goblin femmina (e bella) di Rasserim)
CARATTERISTICHE FISICHE
Il suo passato da animale notturno ha contribuito ad acuire le sue peculiari caratteristiche: gli occhi, spesso privi di pigmento (e quindi di colore biancastro - rosso) sono in grado di amplificare la luce ambientale anche nelle tenebre più oscure. Al contrario, la luce del sole e' per loro fastidiosissima, insopportabile, anche se non impedisce loro di vedere. L’olfatto e l’udito riescono a distinguere odori e suoni con una precisione incredibile rispetto le altre razze. Di solito i goblin non superano il metro di altezza e hanno il corpo totalmente sproporzionato. A dispetto delle braccia lunghe e scarne, le gambe appaiono robuste ed agili, il volto e' spesso allungato e la bocca è un’arma micidiale grazie ai piccoli dentini molto affilati, hanno grosse orecchie a punta quasi sempre ornate da piccoli orecchini circolari ed un grosso naso adunco. La carnagione varia dal verde molto scuro al grigio - olivastro ed e' anche grazie a questa caratteristica che e' quasi impossibile individuarli al buio. In qualche esemplare si scorge la presenza di capelli che possono assumere colori dal grigio al verde passando per nero, marrone, rossiccio. I goblin camminano con un'andatura zompettante, con le braccia ciondolanti e producendo poco rumore. La loro schiena e' incurvata in avanti. Questi esseri incoscienti hanno l'abitudine di assaggiare tutto, come i bambini, ed i loro stessi gusti sono veramente orrendi, mangerebbero di tutto... Hanno comunque la fortuna di essere onnivori e di possedere uno stomaco capace di digerire un po' di tutto, anche se non in grandi quantità, ed un sistema immunitario molto efficiente, anche se la loro scarsa costituzione li rende particolarmente sensibili alle ferite, seppur piccole e superficiali, alle contusioni, anche se piccole. Spesso per digerire meglio ruminano erba e fiori nella praterie ed ingoiano piccoli sassolini, affinché questi triturino meglio il cibo finito nello stomaco dato che, nonostante siano dotati di ottimi denti, il più delle volte mangiano con foga ed ingoiano senza masticare.
VESTIARIO, MODE ED ARMI
I goblin amano adornarsi il corpo, soprattutto con orecchini pendenti, pendagli luccicanti, non necessariamente preziosi, adorano ostentare oggetti rari indossandoli senza alcun ordine logico, ne' badando all'accostamento di colori e forme.
Quei pochi che hanno i capelli li raccolgono in sudice treccioline annodate e fermate da perline e pezzi di spago, oppure se li rasano.
Utilizzano vestiario di ogni genere... Per loro non fa differenza. Le uniche regole che seguono sono la comodità e l'ostentazione. Una goblin potrebbe ad esempio indossare in certe occasioni oggetti rari come un paio di calze, o un paio di mutande ricamate, anche se non avrebbero una reale utilità. Data la loro scarsa costituzione e resistenza, essi risentono molto delle variazioni climatiche e, perciò, in inverno indosseranno spesso indumenti di lana e rozze pellicce, in estate gireranno anche completamente nudi, visto che non sanno cosa sia il pudore.
Essendo poco forti non amano appesantirsi con indumenti che impediscano il movimento; spesso sono vestiti solo con un mantello che li aiuta a nascondersi o al massimo con qualche straccio o dei perizomi per proteggere l'inguine. Rimanendo leggeri riescono ad avere un’eccezionale agilità pari a quella di nessun'altra razza. Le armi predilette dai goblin sono rozze lame o armi da punta: pugnali, stiletti, coltelli, armi piccole e leggere adatte agli agguati ed alle loro piccole manine. Preferiscono schivare i colpi dei nemici, piuttosto che pararli con pesanti scudi, cercando nel frattempo di scappare e nascondersi immediatamente.
COME E DOVE VIVONO
Spesso vivono assieme agli orchi i quali definiscono i goblin razza inferiore e quindi spesso sono ridotti a svolgere lavori umili per loro. Il vero punto di forza di questo essere, quello che gli ha permesso di sopravvivere lungo le ere, sono i suoi straordinari organi sensoriali e soprattutto la sua spiccata furbizia. I goblin non danno troppa importanza a niente, e nonostante l’intelligenza sviluppata, sono totalmente incoscienti. Molti goblin sono capaci di farsi lanciare sull'esercito nemico con delle catapulte pensando solo a distruggere ed ad uccidere, non hanno amor proprio e pur di uccidere sono disposti a morire. Nelle battaglie sono i primi a sferrare gli attacchi sfruttando la loro grande capacità di nascondersi e di assassinare, creando grandi scompigli nelle file nemiche, anche se raramente si interessano all'arte bellica, in quanto molto faticosa ed ogni goblin odia più di ogni altra cosa faticare.
Questi piccoli esseri sono i maestri per eccellenza dell’arte del sotterfugio, espertissimi ladri sono capaci di svuotare le tasche di un uomo prima che questo capisca di non essere solo. Grazie alla loro carnagione scura, alla taglia ed ai loro sensi estremamente evoluti sono abilissimi nel trovarsi un nascondiglio ovunque ed a tendere imboscate sia ad ignari viaggiatori che a interi eserciti. Sono esseri vili ed inaffidabili e pensano solo al loro tornaconto, ciò nonostante l'astuzia di cui sono dotati permette loro di raggirare il prossimo a proprio vantaggio anche se quasi tutte le razze guardano a loro con diffidenza e, nel caso di nani ed halfling, anche con profondo odio. I goblin difficilmente sanno organizzare un proprio branco, essendo refrattari ad unirsi in una precisa gerarchia, interessati solo all’utile personale. Può capitare, però, che gruppi più o meno numerosi di goblin uniscano le proprie forze per realizzare un obbiettivo comune (anche se in mancanza di un vero e proprio leader del branco: le decisioni vengono prese di comune accordo, visto che si devono appoggiare sulle abilità di ogni individuo).
CONVIVENZA CON LE ALTRE RAZZE
Pur viaggiando molto in cerca di situazioni favorevoli in cui sia possibile sciacallare e/o rubare qualcosa di ghiotto, essi si stabiliscono per lunghi periodi presso zone in cui possano ottenere una situazione di favore. Molto spesso per esempio si stabiliscono per lunghi periodi presso gli orchi, nonostante non vengano trattati molto bene, poichè il modo dei cugini grossi di vivere e' loro congeniale ed incontra i loro gusti. Spesso, infatti, riescono a scroccare un lauto pasto stando accanto ad essi mentre smembrano rozzamente ed in modo approssimativo le proprie prede, lasciando cadere diversi pezzi di carne fresca, unico cibo di cui praticamente tutti i goblin possono dirsi veramente ghiotti. Rosicchiano le carcasse abbandonate dagli orchi, mangiando i pezzi più piccoli che essi lasciano attaccati alle ossa degli animali cacciati.
NICHILISMO
Di fronte alla vita, alla morte, all'amore, all'amicizia ed alla natura i goblin hanno un atteggiamento che potrebbe essere definito, per molti versi, nichilista.
La morte per loro non esiste. Non la temevano già prima della venuta della maledizione del cerchio, ora che sanno di rischiare ancor meno essi hanno iniziato a considerarla solo come un fastidio, ma niente di grave. Talvolta, anzi, può essere per loro motivo di ilarità, soprattutto se la vittima spira in modo sciocco o accidentale.
Amore ed amicizia per un goblin sono concetti assai relativi. Potremmo dire che non esistono, di per sé, ma sono solo "stati di aggregazione", momenti in cui, per pura convenienza, questi esseri si uniscono per trarre reciproco vantaggio. Ad esempio una goblin potrebbe offrire il proprio utero ad un maschio in cambio di qualche oggetto prezioso, o di ospitalità nella sua tana. Un goblin si fingerebbe amico di chiunque pur di guadagnarci qualcosa.
Il rapporto con la natura e' di totale indifferenza. I goblin sono strettamente legati ad essa, in quanto amano sostare per lungo tempo in compagnia di vari animali in boschi, foreste, paludi ed acquitrini, ma non gli passa neanche per la testa di rendere grazie a qualcuno per tutto ciò: semplicemente la natura e' ed essi, concretamente, non si pongono domande sul perché e da cosa essa sia regolata, limitandosi a sfruttarla e viverla.
"Gnek gnek gnek!
Trettiky e' moruto!
Lui e' stato uccisato!
E lui era mio amicato!
E me desso prende
sue cosine belle belle
e poi magna suo pancino
e poi prende sua tana!"
Disse Pokalee il goblin, migliore amico di Trettiky.
RELIGIOSITA', CREDENZE, SUPERSTIZIONI
Tra di loro sono molto diffuse la religiosità e la superstizione. Tendenzialmente le venerazioni sono del tipo “do ut des”: venerano gli Dei solo per ottenere da loro favori e particolari abilità. Particolarmente venerata e’ infatti Zandora, Dea che simboleggia i soldi, il commercio, la bugia, il furto e l'inganno. Tuttavia il goblin è disposto a fingere di credere in qualsiasi tipo di divinità in cambio di un po’ di cibo.
A causa dei loro frequentissimi rapporti con gli orchi, hanno un forte legame con Karnak, divinità che essi chiamano "Grande Spirito forte" e che fingono di adorare per una questione di comodo.
I goblin non conoscono molte altre divinità se non, forse, Eztrill, per via dei loro rapporti segreti con gli elfi chalaliani. Con questa divinità hanno un rapporto di totale indifferenza. Essi non credono assolutamente alla sua esistenza o, se ci credono, non ne condividono i dettami. In ogni caso, come in tutti gli altri, in presenza di elfi essi sono disposti a fingere di adorarla per ingraziarsi i loro favori.
I goblin credono in una sorta di animismo. Ogni oggetto ed animale ha una propria essenza, essenza infusa in essi dagli Spiriti (dei) che gli conferisce certe caratteristiche. Ad esempio, la lava brucia perché ha uno Spirito di Fuoco, così come il "Cerchio di Fuoco che brucia" (il sole).
Alcuni animali ed erbe acquisiscono per i goblin notevole importanza, perché tramite essi riescono a vivere esperienze medianiche quali presunti colloqui con gli Spiriti, visioni, allucinazioni di vario genere.
Essi sono:
Alcuni tipi di fungo velenoso
Le foglie di maruera, che vengono bruciate nei falò ed annusate
I rospi, che secernono un acido che, leccato, provoca allucinazioni molto forti
Non di rado i goblin, che hanno una scarsa percezione del pericolo e del dolore, compiono pratiche estreme, al limite, durante le quali, spesso, perdono la vita.
Alcuni si praticano tagli in senso orizzontale in tutto il corpo per salassarsi lentamente e così compiere viaggi medianici nell'aldilà', altri si forano il cranio all'altezza della fontanella, per alterare permanentemente la propria percezione della realtà, sentendosi così più grandi, o credendo di poter compiere prodezze quali volare, spaccare montagne a pugni, e follie del genere che il più delle volte li portano alla morte. Altri non mangiano e non bevono per giorni, oppure sperimentano varie sostanze su se stessi per conoscerne gli effetti. Leccano resina e formiche dai tronchi degli alberi, bevono le acque putride della palude, rosicchiano pigne, bacche, radici, leccano fiori e muschi.
La danza degli spiriti
Il mondo dei goblin e' un mondo di spiriti. Ogni cosa, vivente o morta, in ogni sua parte distinta e' governata da uno spirito; l'essenza di ogni spirito è il desiderio e la tendenza a raggiungerlo. Ogni spirito ha il suo peculiare desiderio e non si ferma davanti a nulla per raggiungerlo; lo Spirito del Cerchio di Fuoco che brucia (il Sole) desidera girare attorno alla Terra, e fin quanto questo desidererà, questo farà. Un Goblin stesso è formato da Spiriti che desiderano collaborare e stare uniti, e questo fanno. Lo Spirito delle Zampe desidera sorreggere, lo Spirito della Mano desidera toccare.
Il mondo dei goblin e' un mondo di desideri da soddisfare, e così il goblin si sentirà tanto più reale quanto più si adoperi per soddisfare i propri. Il ciclo del Mondo e' come una danza; la danza non ha scopi, solo regole arbitrarie, che possono cambiare da un momento all'altro, secondo il capriccio degli Spiriti. Alla Danza degli Spiriti ogni goblin si adegua, con entusiasmo, finché questo sarà il suo desiderio.
"Ci era giorno che Pokalee
vecchio Pelleverde senza dente
che quando cerchio di fuoco
che brucia scende lui sveglia
tutto al contrario cammina
"Spiriti di Zampe mie
perche' abita ora mia mano?"
"Perchè oggi è giorno storto
e noi e' svegliati storti!"
Così fu che Pokalee
tutto storto diventa."
da una filastrocca Goblin
Cannibalismo
Non e' una pratica particolarmente diffusa. I goblin non si ammazzano tra di loro per mangiarsi: la propria comunità e' la base per la sopravvivenza, quindi non gli converrebbe. Capita, però, che se qualcuno muore, il suo corpo venga sbranato a morsi dai presenti. Il più delle volte questo gesto non cela nessun secondo fine, viene fatto semplicemente per saziarsi. Talvolta, se il cadavere in questione apparteneva ad un altro goblin odiato dalla comunità (o dal suo assassino), vengono mangiate parti come il cuore, dove si crede risieda lo spirito dell'intelligenza, o il cervello, dove si crede risieda lo spirito della scaltrezza. Chi si ciba di queste parti del corpo spera che gli spiriti non siano ancora volati via da esse e le inghiotte per assimilarne l'essenza.
Vigh dice leccandosi i baffi:'Mio amicato Grig moruto...ma noi no butta via gnente, gnam gnam ...'
ORDINE CARATTERIALE
Questa creatura, non essendo dotata di razionalità, si affida quasi completamente al proprio istinto, che può però essere un’arma a doppio taglio. Il goblin non si rende conto dei rischi che prende, inoltrandosi in situazioni spesso molto al di sopra delle proprie possibilità, che li porta sovente alla morte. Tendenzialmente vive in comunità multirazziali, spesso con Orchi, per sfruttare a proprio vantaggio il lavoro altrui, anche se sembra che vivano in uno stato simile alla schiavitù, svolgendo i lavori più umili (e meno faticosi). Tuttavia ci sono alcune testimonianze che documentano l'esistenza di alcune comunità monoraziali di goblin governate dagli individui più intelligenti e carismatici.
I goblin hanno avuto un’evoluzione mentale che li ha portati ad avere un’astuzia e intelligenza singolare, dovendo vivere in un ambiente molto ostile e selvaggio e, essendo dotati di una forza fisica esigua, hanno dovuto ingegnarsi per sopravvivere.
Non avendo mai avuto vita facile, essi sono attaccati in modo spasmodico ai propri oggetti, che raramente condividono. Lascerebbero un compagno morire di fame anche se sazi, non cedendo nemmeno una piccola parte della propria razione di cibo. Questa grande avidita', unitamente al loro gusto per gli oggetti che luccicano, li rende attaccati in particolar modo al danaro, che lo chiamano "pietruzze".
"Ci era giorno Hagaty che trascinava
saccone pieno di pietruzze gialle.
Sua zampa scivola e lui cade in burrone
ma appende con zampa e salva.
Ma sacco pesa, Hagaty non molla!
Sui ditini stacca uno a uno
e lui dentro burrone crolla!
Hyak hyak hyak hyak!"
da una filastrocca Goblin
CUCINA
I goblin sono creature semplici e, come detto, dai gusti assai poco raffinati. Le cose di cui si cibano maggiormente sono carne cruda, viscere di animali, persino qualche pezzetto d'osso. Sono ghiotti di piccoli roditori quali topi, ermellini e vari animaletti di cui pochi esseri senzienti si cibano in gran quantità. Comunque un goblin mangerebbe di tutto, mai si e' sentito di uno che rifiutasse qualche genere di cibo. Addirittura a volte mangiano funghi velenosi, consci del rischio che corrono, giusto per riempire lo stomaco o provare sensazioni particolari. Non amano molto stare a contatto col fuoco, a causa della luce che esso provoca e che infastidisce i loro occhi, per cui non cucinano niente, esattamente come gli orchi.
Phreeko esclama leccandosi i baffi:'Me ha voglia di pancini di gnu e testine di topo!'
LE ARTI
L'unica forma d'arte nella quale si cimentano i goblin e' principalmente legata alla decorazione del corpo:
Dipinti temporanei in occasioni particolari come riti, caccia grossa, battaglie etc.
Tatuaggi tridimensionali (scarnificazioni) e semplici disegni in alcune parti del corpo. Questi tatuaggi vengono effettuati fondamentalmente in due occasioni:
Motivi medici.
I goblin credono che alcune cicatrici ornamentali in alcune parti del corpo possano guarire la parte interessata o renderla piu' sviluppata e raffinata. Quindi se un goblin convalescente, ad esempio, avverte dolore all'addome chiede agli sciamani di fargli alcuni tatuaggi rituali nella zona interessata, accompagnati da danze e canti di altri goblin, che lo guariscono entro alcune lune, o che lo portano alla morte per incuria o inettitudine, considerato che la medicina goblin e' praticamente priva di ogni fondamento scientifico. Allo stesso tempo i goblin, volendo avere un udito, una vista ed un olfatto migliore, potrebbero farsi cicatrici geometriche e tridimensionali sopra un orecchio, il dorse del naso e sulle sopracciglia.
Motivi rituali.
L'arte di muovere il corpo ritmicamente nelle danze per i riti e per le occasioni particolari come la preparazione di una guerra e per propiziarsi una caccia copiosa. Le danze vengono spesso accompagnate da canti, il piu' delle volte versi simili a piccoli ululati, e dall'assunzione di droghe di diverso tipo. Tutto cio' porta molti di essi in stato di trance o, comunque, al collasso fisico per stanchezza. Il modo di danzare dei goblin non puo' sicuramente essere definito aggraziato. Infatti le loro movenze sono del tutto casuali, frenetiche, essi si lasciano trascinare dal ritmo esterno, provocato dal suono di tamburi, canti, urla ed ululati, e da quello interno a se' stessi, provocato dall'uso smodato di droghe; cosi' e' come se a muoversi non fossero loro ma gli spiriti interni ed esterni a volersi accordare tra loro.
La scrittura
I goblin utilizzano un tipo di scrittura primitiva. Non esiste un sistema preciso, i concetti vengono trasmessi tramite disegni molto rozzi e pragmatici. Un cerchio circondato da raggi, per esempio, potrebbe rappresentare un sole come una luna. Per distinguerli il goblin disegnera' un occhio aperto se si tratta della luna, un occhio chiuso se si tratta del Sole, ma questi esempi potrebbero rivelarsi erronei in quanto, come detto, non esiste un sistema univoco; tutto e' connesso a concetti ovvi e legati alla vita quotidiana, ma anche all'istinto ed all'estro del momento, per cui ogni scritto ha uno stile diverso dagli altri e, spesso, da' adito a fraintendimenti. Per questo motivo i goblin raramente utilizzano la scrittura per comunicare tra loro, se non estremamente necessario, e mai per tramandare qualcosa ai posteri, attribuendo un valore notevolmente piu' importante al parlato, al cantato ed alla mimica corporale.
La cultura goblin, l'insieme delle sue tradizioni e (dis)valori (a)morali, viene quindi trasmessa in forma orale, mediante storielle rozze e gracchianti come le loro voci. Ogni storia è incentrata su un goblin a cui succede qualcosa, in una forma semplice e diretta, che in pochissimi versi racchiude molti caratteri peculiari della visione del mondo, della storia e delle credenze religiose della sua razza. Ad un qualsiasi altro uditore quelle stesse storie parrebbero insignificanti latrati, mentre per i goblin costituiscono una dei pochissimi legami tra le generazioni precedenti e le future.
CONSIGLI PER L'USO:
Breve Introduzione
Un Player che arriva su Rasserim deve secondo noi essere consapevole di quello a cui va incontro. La situazione economica dell’isola non è florida come quella di Landmar, e non si è facilitati, al livello di abilità, poiche i maestri MOB insegnano fino a livelli minori di quelli di Landmar. I Players che giocano su Rasserim lavorano sodo per rendere il gioco su questa terra basato sull’interpretazione, lasciando poco spazio invece all'incremento delle abilità, tutto questo per creare un GdR brillante, particolare e divertente. Fatta questa doverosa premessa, passiamo a trattare in parole spicciole quello che ci si aspetta da un Player che decide di interpretare un Goblin, non da subito, ovviamente, ma col tempo. Per prima cosa, evitare gli allenamenti ad oltranza, sia nelle arti belliche (nelle quali i goblin, tra l’altro, sono predisposti per natura), sia nei mestieri, sia nelle abilità di sotterfugio. Cosa vuol dire tutto questo? L’elemento principale del gioco del Goblin è, appunto, l’interpretazione, fatta da modi di parlare non propriamente corretti in italiano corrente, di social ma soprattutto esprimi, fatti spesso improvvisando. Il Goblin di The Gate non deve essere attaccato alle sole meccaniche del gioco (certo, anch’esse importantissime, soprattutto perché la Wild è piena di pericoli), deve saper “divertire” chi ha davanti, deve “interagire”, e per far questo chi lo interpreta deve, nel tempo di “connessione”, superare i paletti della propria logica e provare a pensare come se fosse il proprio PG. Ascoltando il parere di molti (e ascoltando, diciamolo, soprattutto le vocine nel cervello dei nostri Goblin ), si è giunti alla conclusione che il divertimento che questa razza riesce a crare per se’ e per chi li circonda è così grande da poter esser definito (e qui mi sbilancio, non mi picchiate, NdRyka) uno dei più divertenti di The Gate, poichè le situazioni grottesche che si vanno a delineare sono in netto contrasto con la vita reale (ecco perchè è nato una sorta di “razzismo” del “Goblin Power” nei confronti delle altre razze di TG NdRyka #2 ) Questo divertimento va cercato proprio nelle azioni coerenti al modo di fare del Goblin, prima fra tutte il godimento e la ricerca del macabro (forse proprio per questo che non si vedono molte Players femminili dalle nostre parti…), il prendersi dei rischi in azioni avventate, il discutere su qualsiasi argomento utilizzando una logica molto particolare (il primo elemento della logica del Goblin è il proprio tornaconto e benessere). Il divertimento del Player del Goblin sta quindi nella singola giocata, non nel migliorare le stats, per avere un PG più forte! Fatta questa breve introduzione, passiamo ai vari argomenti.
Il nome
Si consiglia di seguire alcune semplici regole per la scelta del nome vista la particolare caratterizzazione di questa razza.
Primo consiglio: il nome deve avere un suono duro dato che la lingua “madre” di tali esseri è l’orchesco. Quindi sono preferibili consonanti come R, G, T, ma anche accostamenti di consonanti che producano suoni gutturali (GH, CH, etc) o grezzi (PR, GR, etc).
Un’altra cosa importante è la lunghezza: sono preferibili nomi di due sole consonanti (questo è utile soprattutto per distinguersi dagli Orchi che come regole fonetiche sono le stesse, solo che è preferibile un nome complicato da pronunciarsi (ovviamente in italiano) e abbastanza lungo). Può essere carino fare un nome costituito da due nomi uniti dalla preposizione DI, come a rimarcare il fatto che il nome originale lo aveva almeno un altro Goblin e per distinguerli si aggiungeva anche il nome del padre o della madre (un esempio in gioco e’ Prigdisnak, Prig, figlio di Snak).
Caratteristiche fisiche e abbigliamento (utile per la descrizione del proprio PG)
I Goblin difficilmente arrivano ad avere un’altezza superiore al metro e sono di costituzione fragile e minuta; la loro pelle può andare dal grigio al marrone, così come i loro capelli (che qualche volta assumono un colore più rossiccio), radi e spesso tagliati molto corti.
Gli occhi vispi che riescono a vedere nell’oscurità e a malapena sopportano la luce (cosa peraltro da giocarsi, visto che a livello meramente di meccaniche questo “fastidio” per la luce non è avvertito) e sono di un colore che va dal giallo al rosso.
Le orecchie sono appuntite e spesso pelose (le orecchie sono anche ritenute una zona erogena, oltre ad essere uno dei più importanti organi sviluppati per consentirgli di percepire i pericoli in avvicinamento), il naso adunco (altro organo importantissimo dal punto di vista sensoriale), i dentini storti, appuntiti (anche questa è una caratteristica tipica del goblin: non a caso senza arma combatte a morsi). Le braccia sono ossute (come le dita delle loro zampe -cioè le mani-) e troppo lunghe rispetto a tutto al corpo, sorretto da delle gambe robuste e agili.
Di solito i Goblin hanno una schiena ricurva, che contribuisce a renderli più ripugnanti che mai e a farli sembrare ancora più bassi di quanto non lo siano nella realtà (ricordarsi di giocarsi anche questa caratteristica, l’altezza, con le altre razze). I loro movimenti sono goffi ma allo stesso tempo agili e silenziosi.
Essi si vestono con quello che capita loro sottomano, purché sia abbastanza comodo. Non avendo però alcun senso del pudore, rimangono spesso nudi, abbelliti solo da qualche tanto bramato oggetto luccicante (procurato forse con qualche inganno!).
Linguaggio ed esprimi
Questi esseri parlano un linguaggio chiamato orchesco, e come gli orchi, anche loro non riescono a sostenere una discussione se non in modo assolutamente sgrammaticato ( parlano in terza persona).Non coniugano bene i verbi e non conoscono parole di difficile comprensione.
Me chiama XXX, te come chiama?
Me no vuole vede palla di fuoco! ( il sole gli brucia gli occhi)
Me fa aria di bocca di dietro più meglio che tua!( faccio le puzze più profumate di te )
Tutto questo porta spesso a situazioni veramente divertenti, oltre a contribuire a calarsi maggiormente nel personaggio.
E’ importante ricordare il loro verso “GNI”, che usano spesso per porgere i loro saluti agli “amicati”.
Per caratterizzare al meglio il proprio PG occorre usare particolari esprimi, come
zompettare (invece che camminare)
mettersi le dita in orecchie e naso
annusare
ruttare
scoreggiare
grattarsi le natiche
Pensiero, culto e costumi
I Goblin sono degli esseri animaleschi, spesso maligni. Sono istintivi abbastanza da rischiare di perdere la vita per un po’ di soldi, ma non tanto quanto gli orchi, che si lasciano sopraffare dai loro impulsi in ogni occasione. E’ vero inoltre che sono inferiori rispetto agli orchi in forza fisica, ma sicuramente sono dotati di un’astuzia che i cugini non sognano neppure.
Il loro comportamento è ambiguo: anche se ti si mostrano sorridenti e amichevoli, potrebbero stare tramando al modo migliore per coglierti alle spalle per trarre anche un misero profitto.
Sono attaccati alle “pietruzze” (sono chiamati così i soldi, e sono desiderati dai Goblin sia per la loro lucentezza sia per gli insegnamenti impartiti dalla loro Dea Zandora) e sarebbero disposti ad assassinare anche un loro simile per averne in più.
Una loro caratteristica importante è la pigrizia, che se li rende avversi a qualsiasi fatica, a maggior ragione sono restii ad affaticarsi nelle battute di caccia o nei sanguinosi conflitti, ammesso che ci sia qualcuno disposto a combattere al posto loro (preferiscono avventarsi sulla preda appena morta o passare al setaccio ogni corpo dei nemici morti in cerca di qualcosa di importante per loro: sono dei veri e propri sciacalli).
Zandora è la loro Dea, la Dea dell’inganno, Dea che venerano di nascosto dagli orchi e dagli elfi ambrati di Chalal, tuttavia essi sono disposti a fingere di adorare un qualsiasi altro dio se questo può agevolare loro la vita.
In particolare Karnak e’ spesso venerato da loro, in modo da rendere più facili i rapporti con i cugini scontrosi e in modo da non suscitare l’ira di un dio di cui, comunque, hanno paura. Inoltre credono che tutto ciò che ha vita sia governato da uno spirito, anche le singole parti del loro corpo (spirito del naso ecc. ecc.).
Me ha male pancio!
Me crede che Blurp arrabbiato!
Sono dotati di un incredibile metabolismo: riescono ad ingerire di tutto, ed ecco spiegata la ragione di una dieta alimentare così stramba da comprendere anche i topi e i sassi! Ciò che più adorano è la carne grondante sangue (ricordate che odiano il fuoco e per questo non cucinano mai). Inoltre amano ingerire alcuni tipi di funghi velenosi, o amano leccare i rospi, o aspirare il fumo delle foglie di maruera, per vivere delle entusiasmanti avventure allucinogene ed entrare in contatto con gli spiriti!
Rapporti con le altre razze
La scarsa forza fisica dei goblin porta loro ad avere timore di tutte le razze. Tra di loro c’è un rapporto di solidarietà, anche se spesso tendono a fregarsi a vicenda. Attualmente essi convivono con i “pellesterchi sciemi” (gli orchi), offrendo loro un aiuto nei lavori manuali (che in realtà non viene assolutamente dato, vista la loro pigrizia) e fingendo nei loro confronti ammirazione e sottomissione; in questo modo, approfittando della stupidità degli orchi, i goblin si assicurano la protezione di cui necessitano e un pasto quotidiano quasi assicurato. Con gli elfi ambrati di Chalal hanno instaurato un rapporto commerciale, anche se non molto florido dato che tra gli elfi e considerato cattivo costume intrattenere rapporti con loro. Per questo motivo viene svolto in segreto. Fingono anche con loro un’amicizia che da vantaggi, anche se proprio non riescono a capirli nei modo di fare e di pensare. In conclusione si può dire che i goblin sono disposti a stringere rapporti con chiunque, se questo può significare per loro vantaggio.
Più in particolare aggiungo qui le linee generali di comportamento da seguire con le razze di Rasserim:
Goblin-Goblin: I Goblin fra di loro sono solidali anche se sono disposti ad uccidere anche i loro compagni pur di ottenere qualche vantaggio personale. I Goblin credono che l’unione faccia la forza ed è per questo che se hanno la possibilità, preferiscono la compagnia di un “pelleverde” ( cosi vengono chiamati dagli orchi) a quella di un altro essere o alla solitudine. Se sono in gruppo, tendono inoltre a fare gli spavaldi con Elfi o Orchi o altro, ma appena si accorgono di essere in inferiorità, cambiano atteggiamento, comportandosi come adulatori e fingendo addirittura sudditanza (cosa che tra l’altro, sono stati, nella storia, con gli Orchi).
Goblin-Orchi: Per gli Orchi, i goblin provano un enorme terrore ma allo stesso tempo sono quelli con cui preferiscono stare poiché riescono a gestirli nel migliore dei modi, sfruttando la loro stupidità (dato che li conoscono molto bene, essendo i loro cugini ed avendo vissuto quasi sempre con loro). Un goblin quindi di fronte agli orchi spesso fingerà amicizia e sudditanza. Ma i momenti in cui cercherà di fregarli, rubando o voltandogli le spalle nel momento di maggiore necessità, saranno più che frequenti..
Goblin-Elfi scuri[di Chalal/Scialala](che in “realtà” sono ambrati): I goblin non capiscono assolutamente questa razza, per i loro modi eleganti e raffinati,modi insulsi e lontanissimi da loro.
Storicamente non hanno mai instaurato dei veri e propri rapporti sociali, e forse proprio per questo i piccoli Goblin stanno molto sulla difensiva quando sono in presenza degli Elfi Ambrati. Solo recentemente i rapporti fra le due razze sono aumentati grazie ad un rapporto commerciale e di spionaggio che si è da poco instaurato.
(Testo di Ryka, Goblin femmina (e bella) di Rasserim)