14-06-2025, 06:18 PM
Ciao, scrivo per cercare chiarimenti circa il manifesto per la razza mezzosangue che è stata pubblicata qui ----> https://forum.thegatemud.it/showthread.php?tid=3903
Perchè, se la differenza tra mezz'elfo e mezz'uomo è solo il contesto in cui sono cresciuti, un umano potrebbe essere affascinato o diffidente verso il mezz'elfo mentre un mezz'uomo è sempre considerato un reietto? Se geneticamente un mezz'uomo è uguale a un mezz'elfo e l'unica differenza è appunto il dove è cresciuto, non credo sia sufficiente per considerare uno sempre reietto e l'altro affascinante o meno.
La caratterizzazione del nome razza a seconda del percorso di crescita: come va considerata oggi? Ci sono mezz'uomini ad Eldaloth (Erdanish se non erro), ci sono mezz'elfi tra gli umani. Come se la gioca chi è già in giro da un bel po'? Per me è normale considerare questa linea guida non retroattiva.
La domanda principale, considerando la non retroattività è: perchè dovrei continuare a bisbocciare con un mezzosangue che conosco da 60 anni di gioco e schifarne uno appena creato?
Dopo due decenni di giocate, di interpretazioni ormai cementificate, trovo disorientante leggere determinati vincoli su una razza che fino ad oggi non è stata regolarizzata. Mi spiego meglio.
Ci sono svariati mezzosangue oggi (anche a capo di clan privati o con livelli importanti in clan cittadini e privati) che non possono essere considerati reietti, vedi un Galyn ad esempio. Non comprendo come si possa considerare un reietto quando ci sono anni di giocate con pacche sulle spalle, abbracci e bevute pregresse.
Sul punto di non poter mai ricoprire posizioni elevate all'interno di clan pubblici, potrei portare degli esempi lampanti di come anche questo non può essere applicato. Kirlian ad esempio è un capoclan ad Eldaloth e referente clan Vinyara. Direi che è proprio punto di riferimento senza il quale saremmo tutti perduti. Magnur è il referente clan Eldaloth, un mezzosangue, che per quanto sia inattivo al momento, non verrà mai trattato con condiscendenza perchè non è un elfo puro, c'è Orodreth che è considerato uno dei punti saldi della Guelda. C'è Galyn che ad Aral ricopre cariche pubbliche. C'è Rakstat che ad Aird è vice comandante della guarnigione e referente clan. Abbiamo Rakart che è un Velven, non di certo il primo verduraio del mercato di Cala. E ce ne sarebbero ancora tanti da elencare tra gli inattivi al momento, come un Tihar che se dovesse tornare di certo non verrebbe allontanato dalle cariche pubbliche di Temperia o dalle strutture di potere ufficiali.
Insomma, la mia domanda su questo punto è nuovamente: come si può applicare una linea guida del genere su un qualcosa che è già stato giocato e che non ha motivo on di essere applicato? E se non è un cambiamento retroattivo, perchè dovrei considerare un mezzosangue giovane meno importante di un mezzosangue storico?
Cosa significa interpretare con toni borderline? Ambigui? Rispetto a cosa un mezz'uomo deve essere ambiguo e borderline?
Perchè gli altri personaggi sono tenuti a riconoscere la sua razza e agire in maniera diffidente, discriminante e fredda? Il razzismo non dovrebbe essere proprio dell'individuo, soprattutto per una razza che non è marcatamente oscura come un goblin o un elfo nero?
A mio parere questa è una forzatura interpretativa, se un player vuole giocarsi il diffidente verso la razza può farlo, ma imporlo a tutti mi sembra un voler livellare ed appiattire l'interpretazione generale.
Per quanto riguarda il comportamento di pg giocanti il mezzosangue, avrebbe più senso a mio parere controllare il giocato del singolo player, prendendo provvedimenti qualora si andasse fuori misura, piuttosto che introdurre una linea guida su una razza ormai esistente da tempo. Addirittura io eliminerei proprio la possibilità di crearne di nuovi, se si vuole evitare il problema diffuso dei vantaggi meccanici o narrativi.
Non sono d'accordo con l'ultimo punto. Come già scritto ci sono giocate decennali, ci sono trame, ci sono pg mezzosangue che esistono da tanto tempo e che hanno un peso. Ci sono BG approvati dallo staff che enfatizzano rapporti tra mezzosangue e umani.
Ora, goliardicamente, questo mi ricorda un famoso editto emanato da una certa carica politica imperiale soggiogata dall'oscurità. Non sia mai che nelle prossime puntate si introducano il divieto di guidare per tutte le donne umane e non, e il divieto di vendita e assunzione di alcolici. Gli Halfling non potrebbero mai sopravviverne.
Ritornando seri, aspetto con ansia delucidazioni, che sono sicura arriveranno in maniera chiara ed esaustiva.
Citazione:Linee Guida – Razza Mezzosangue
- Mezz'uomo (mezzelfo cresciuto fra gli umani)
Ruolo sociale: Un mezz'uomo è sempre considerato un reietto. Non viene pienamente accettato né dalla società umana né da quella elfica.
- Mezz’elfo (cresciuto fra gli elfi)
Ruolo degli altri PG: Gli elfi dovrebbero trattarlo con riserva, paternalismo o sottile discriminazione, pur tollerandolo. Gli umani, invece, possono provare fascino o diffidenza, a seconda del contesto.
Perchè, se la differenza tra mezz'elfo e mezz'uomo è solo il contesto in cui sono cresciuti, un umano potrebbe essere affascinato o diffidente verso il mezz'elfo mentre un mezz'uomo è sempre considerato un reietto? Se geneticamente un mezz'uomo è uguale a un mezz'elfo e l'unica differenza è appunto il dove è cresciuto, non credo sia sufficiente per considerare uno sempre reietto e l'altro affascinante o meno.
La caratterizzazione del nome razza a seconda del percorso di crescita: come va considerata oggi? Ci sono mezz'uomini ad Eldaloth (Erdanish se non erro), ci sono mezz'elfi tra gli umani. Come se la gioca chi è già in giro da un bel po'? Per me è normale considerare questa linea guida non retroattiva.
La domanda principale, considerando la non retroattività è: perchè dovrei continuare a bisbocciare con un mezzosangue che conosco da 60 anni di gioco e schifarne uno appena creato?
Dopo due decenni di giocate, di interpretazioni ormai cementificate, trovo disorientante leggere determinati vincoli su una razza che fino ad oggi non è stata regolarizzata. Mi spiego meglio.
Ci sono svariati mezzosangue oggi (anche a capo di clan privati o con livelli importanti in clan cittadini e privati) che non possono essere considerati reietti, vedi un Galyn ad esempio. Non comprendo come si possa considerare un reietto quando ci sono anni di giocate con pacche sulle spalle, abbracci e bevute pregresse.
Citazione:Condizione permanente: Indipendentemente dalla sua storia personale, non può mai ricoprire posizioni elevate all’interno dei clan pubblici o delle strutture di potere ufficiali.
Sul punto di non poter mai ricoprire posizioni elevate all'interno di clan pubblici, potrei portare degli esempi lampanti di come anche questo non può essere applicato. Kirlian ad esempio è un capoclan ad Eldaloth e referente clan Vinyara. Direi che è proprio punto di riferimento senza il quale saremmo tutti perduti. Magnur è il referente clan Eldaloth, un mezzosangue, che per quanto sia inattivo al momento, non verrà mai trattato con condiscendenza perchè non è un elfo puro, c'è Orodreth che è considerato uno dei punti saldi della Guelda. C'è Galyn che ad Aral ricopre cariche pubbliche. C'è Rakstat che ad Aird è vice comandante della guarnigione e referente clan. Abbiamo Rakart che è un Velven, non di certo il primo verduraio del mercato di Cala. E ce ne sarebbero ancora tanti da elencare tra gli inattivi al momento, come un Tihar che se dovesse tornare di certo non verrebbe allontanato dalle cariche pubbliche di Temperia o dalle strutture di potere ufficiali.
Insomma, la mia domanda su questo punto è nuovamente: come si può applicare una linea guida del genere su un qualcosa che è già stato giocato e che non ha motivo on di essere applicato? E se non è un cambiamento retroattivo, perchè dovrei considerare un mezzosangue giovane meno importante di un mezzosangue storico?
Citazione:Gioco interpretativo: Il personaggio va interpretato con toni borderline, ambigui o conflittuali. È segnato da un senso di esclusione e difficilmente è completamente equilibrato.
Ruolo degli altri PG: Gli altri personaggi sono tenuti a riconoscere la sua razza e reagire di conseguenza. Un mezz’uomo dovrebbe ricevere diffidenza, discriminazione, o perlomeno freddezza da parte di molti.
Cosa significa interpretare con toni borderline? Ambigui? Rispetto a cosa un mezz'uomo deve essere ambiguo e borderline?
Perchè gli altri personaggi sono tenuti a riconoscere la sua razza e agire in maniera diffidente, discriminante e fredda? Il razzismo non dovrebbe essere proprio dell'individuo, soprattutto per una razza che non è marcatamente oscura come un goblin o un elfo nero?
A mio parere questa è una forzatura interpretativa, se un player vuole giocarsi il diffidente verso la razza può farlo, ma imporlo a tutti mi sembra un voler livellare ed appiattire l'interpretazione generale.
Citazione:- Nota generale per tutti i mezzosangue
L’essere mezzosangue non è una scorciatoia per ottenere vantaggi narrativi o meccanici.
È una scelta di interpretazione consapevole, che comporta limiti sociali e un gioco più sfumato.
Ogni PG che interagisce con un mezzosangue deve tenere conto del peso sociale della sua razza, a prescindere dai rapporti personali.
Per quanto riguarda il comportamento di pg giocanti il mezzosangue, avrebbe più senso a mio parere controllare il giocato del singolo player, prendendo provvedimenti qualora si andasse fuori misura, piuttosto che introdurre una linea guida su una razza ormai esistente da tempo. Addirittura io eliminerei proprio la possibilità di crearne di nuovi, se si vuole evitare il problema diffuso dei vantaggi meccanici o narrativi.
Non sono d'accordo con l'ultimo punto. Come già scritto ci sono giocate decennali, ci sono trame, ci sono pg mezzosangue che esistono da tanto tempo e che hanno un peso. Ci sono BG approvati dallo staff che enfatizzano rapporti tra mezzosangue e umani.
Ora, goliardicamente, questo mi ricorda un famoso editto emanato da una certa carica politica imperiale soggiogata dall'oscurità. Non sia mai che nelle prossime puntate si introducano il divieto di guidare per tutte le donne umane e non, e il divieto di vendita e assunzione di alcolici. Gli Halfling non potrebbero mai sopravviverne.

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